Il concedente può chiedere la devoluzione del fondo enfiteutico 2653 n. 2(1):
1) se l’enfiteuta deteriora il fondo o non adempie all’obbligo di migliorarlo;
2) se l’enfiteuta è in mora nel pagamento di due annualità di canone 1219. La devoluzione non ha luogo se l’enfiteuta ha effettuato il pagamento dei canoni maturati prima che sia intervenuta nel giudizio sentenza, ancorché di primo grado, che abbia accolto la domanda 1453 comma 3.
La domanda di devoluzione 2653 n. 2 non preclude all’enfiteuta il diritto di affrancare, sempre che ricorrano le condizioni previste dall’articolo 971(2).
Note
(1)
La domanda di devoluzione è una sorta di risoluzione per inadempimento (v. artt. 1453 ss. c.c.); bisogna, pertanto, valutare se esso sia o meno accompagnato da colpa, secondo l’art. 1455.
(2)
La parte finale di questo comma, omessa nel testo, è stata abrogata dall’art. 8, L. 1966 n. 607, che stabiliva la prevalenza della domanda di devoluzione su quella di affrancazione, se l’inadempimento fosse rilevante.
Secondo la disciplina in vigore, il giudizio di devoluzione può essere, invece, bloccato dalla richiesta di affrancazione dell’enfiteuta.