Art. 2366 – Formalità per la convocazione

L’assemblea è convocata dall’amministratore unico, dal consiglio di amministrazione o dal consiglio di gestione mediante avviso contenente l’indicazione del giorno, dell’ora e del luogo dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare.

L’avviso deve essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o in almeno un quotidiano indicato nello statuto almeno quindici giorni prima di quello fissato per l’assemblea. Se i quotidiani indicati nello statuto hanno cessato le pubblicazioni, l’avviso deve essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Per le società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, le modalità di pubblicazione dell’avviso sono definite dalle leggi speciali.

Lo statuto delle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio può, in deroga al comma precedente, consentire la convocazione mediante avviso comunicato ai soci con mezzi che garantiscano la prova dell’avvenuto ricevimento almeno otto giorni prima dell’assemblea(1).

In mancanza delle formalità previste per la convocazione, l’assemblea si reputa regolarmente costituita, quando è rappresentato l’intero capitale sociale e partecipa all’assemblea la maggioranza dei componenti degli organi amministrativi e di controllo. Tuttavia in tale ipotesi ciascuno dei partecipanti può opporsi alla discussione degli argomenti sui quali non si ritenga sufficientemente informato(2).

Nell’ipotesi di cui al comma precedente, dovrà essere data tempestiva comunicazione delle deliberazioni assunte ai componenti degli organi amministrativi e di controllo non presenti(3).

Note

(1)

La norma prevede le modalità che devono essere rispettate perché l’assemblea si possa ritenere regolarmente convocata ed introduce alcune semplificazioni, affinché attraverso la convocazione tutti i soggetti interessati vengano a conoscenza dell’assemblea stessa e degli argomenti che saranno trattati e possano intervenire preparati.

(2)

La cd. assemblea totalitaria è valida, anche in assenza delle prescritte formalità di convocazione, e salva la facoltà per ciascun partecipante di opporsi alla trattazione di argomenti sui quali non si ritenga sufficientemente informato, con la semplice maggioranza dei rappresentanti degli organi amministrativi e di controllo.

(3)

Si impone l’obbligo di comunicazione delle deliberazioni assunte ai membri degli organi amministrativi e di controllo non presenti all’assemblea, così da garantire eguali livelli di informazione a tutti i componenti degli organi sociali.

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